Steins; Gate: semplice fantascienza distopica oppure terribile realtà da evitare?

Cartone animato di produzione giapponese, ha subito conquistato gli spettatori e gli amanti del genere fantascientifico in tutto il mondo

Prodotto dell’animazione del paese del Sol Levante, Steins; Gate è uno degli anime, così chiamati in Giappone, di maggior successo. Tra fantascienza, intrecci spazio-temporali, amore giovanile e concetti più filosofici come la speranza o la morte, l’opera si rivela essere appassionante dall’inizio alla fine. Le animazioni ben curate, un comparto audio sempre perfetto per l’atmosfera, personaggi assolutamente peculiari e da scoprire pian piano e una trama per nulla banale e anzi, piena di colpi di scena, sono ciò che hanno permesso a Steins; Gate di essere mondialmente riconosciuto come uno degli anime di maggior successo nel suo genere degli ultimi anni.

Il peculiare cast di personaggi che verrà conosciuto episodio dopo episodio.

Nel 2010 di un’ipotetica Akihabara, a Tokyo, vengono raccontate le varie avventure del giovane Okabe Rintaro e dei suoi amici, in un crescendo di emozioni tra viaggi nel tempo e organizzazioni malvagie che porterà lo spettatore a divorarsi la serie, prodotta in due diverse stagioni di cui è presente solo la prima su Netflix, mentre la seconda è attualmente disponibile presso la piattaforma di streaming legale VVVVID.it.

La visione è consigliata principalmente a un pubblico di appassionati, ma quasi chiunque può interessarsene, per poi ritrovarsi con una domanda al termine della visione: è giusta la strada presa dall’evoluzione tecnologica? O l’umanità troverà la sua fine nel tanto amato progresso scientifico?

Ai posteri, l’ardua risposta.

Patrick Cobar, 5 X