Coronavirus e scuola: la disorganizzazione che colpisce ancora

Coronavirus e scuola: la velocità non equivale all’efficienza e questo lede l’istruzione e i ragazzi.

Da quando le scuole sono state riaperte nel territorio Italiano, c’è sempre stata una forte confusione in merito all’organizzazione di queste ultime dettata dalla crescita esponenziale dei contagi.

L’istruzione è un organo fondamentale e dall’inizio della pandemia si è sempre sottolineata la sua importanza e valore. Ultimamente, stanno uscendo molti DPCM, con brevissima distanza gli uni dagli altri, che cambiano di volta in volta le misure antico-covid alle quali le scuole devono necessariamente adattarsi. Ma spesso velocità non equivale ad efficienza, ad esempio: nell’arco di una settimana è stato detto prima di integrare la DAD, poi di far restare a casa il 50% degli studenti e, per ultimo, è stato detto di far restare a casa il 75% degli alunni.

Questi continui cambiamenti non danno la possibilità alle scuole di organizzarsi al meglio con un orario definitivo; l’uscita veloce dei decreti fa perdere solamente più ore di quante già se ne siano perse.

Si riuscirà a trovare una soluzione efficace e definitiva prima della fine dell’anno?

Chiara Ruocco 5R