Il Meucci torna sui banchi: riapertura avventata?
Qual è l’opinione studentesca a seguito della recente riapertura delle scuole nel Lazio?
Il 18 Gennaio 2021 tutti gli studenti del Lazio, compresi i ragazzi del Liceo Meucci di Aprilia, hanno avuto il via libera per rientrare a scuola.
Questa situazione ha creato idee differenti tra gli studenti, tra i quali, la maggior parte, credeva che “la riapertura delle scuole è stata avventata”. Le opinioni variano, dunque, da chi preferisce rientrare a scuola in massima sicurezza e chi invece crede che non rientrare affatto sia la soluzione migliore per non far risalire il picco dei contagi.
Il 22 gennaio sono stati intervistati alcuni studenti della scuola, ai quali è stata chiesta l’opinione per quanto riguarda la situazione.
Il pensiero comune tende verso la didattica a distanza, infatti 7 ragazzi su 10 preferiscono la DAD poiché credono sia più sicura. Allo stesso tempo c’è chi, al contrario, vede nel rientro in classe la speranza di riprendere una vita normale.

Gli svantaggi della didattica a distanza sono vari: tra gli intervistati, una ragazza racconta di come, per una persona timida come lei, trovarsi a casa di fronte ad un computer potrebbe sembrare vantaggioso, ma in realtà, permette di adagiarsi ancora di più in quello che è il suo carattere introverso. Un’altra situazione tipo che si verifica nelle lezioni a distanza è il fatto che, per quanto una persona possa disporre di tutti gli strumenti adatti per potersi collegare alla lezione, ciò non è garanzia del fatto che la lezione possa essere seguita con facilità. Perciò, ad esempio, si potrebbe disporre di un computer ma non di un contesto adatto, che aiuta l’apprendimento dello studente.
Altri studenti hanno dichiarato che: “La scuola così non è scuola.” Per via delle restrizioni imposte dal governo, l’obbligo di tenere la mascherina durante tutto l’orario scolastico e l’impossibilità di muoversi all’interno della classe o all’interno dell’istituto, tendono a far apparire la scuola, agli occhi degli studenti, come “un vero e proprio carcere, senza la possibilità di muoversi in libertà”.
Parlando con alcuni ragazzi del primo anno, è emerso che per loro il rientro a scuola è un opportunità per poter instaurare rapporti con i compagni di classe, ad oggi, praticamente sconosciuti, quindi sono favorevoli.
Chiara ci dice che: “Quando si è avuta la certezza della riapertura ho avuto paura, non conoscevo bene i miei compagni, ora però posso dire di essere contenta di essere tornata a scuola”.
La scuola è il posto dove per cinque anni gli studenti passano la maggior parte delle loro giornate e per molti ragazzi che quest’anno stanno affrontando il quinto anno, viverlo a distanza è veramente difficile. Il pensiero di Luca: “ Il quinto è l’ultimo anno e viverlo così è sprecato, in classe con i compagni è tutta un’altra cosa, la DAD non permette di vivere alcune emozioni uniche, che ci porteremo dentro per sempre”.
Susanna Conti 4W
Leonardo Scimeca 4A
Sara Taccone 3D