Quanto manca alla fine: Il Climate Clock
Una coppia di artisti a New York propone l’iniziativa per sensibilizzare sull’emergenza climatica
“Non si può discutere con la scienza, bisogna solo farci i conti” ha detto Andrew Boyd il giorno dell’inaugurazione del Climate Clock, l’orologio che segna il tempo che rimane a disposizione per prevenire la catastrofe climatica.
Gli ideatori sono lo stesso Boyd e Gan Golan che, durante la settimana del clima di Manhattan, hanno esposto il progetto davanti alla Union Square, al fine di incoraggiare la lotta per l’ambiente. Ispirato al Doomsday Clock, l’ambizioso esperimento dei due artisti mostra il tempo che resta prima che i tassi di emissioni attuali brucino il “bilancio di carbonio”, che limita il riscaldamento globale a 1,5°C sopra i livelli industriali.
I danni che si possono verificare nei prossimi anni se non vi è una presa di coscienza e una mobilitazione collettiva sono irreversibili; l’aumento della temperatura causerà un progressivo incremento di malaria e malattie respiratorie, la distruzione dal 20% al 40% della foresta amazzonica con conseguente estinzione del 60% delle specie vegetali e del 50% di quelle animali. Altrettante modifiche si riscontreranno nella fauna marina con il danneggiamento del 99% delle barriere coralline.

Attualmente, 26 marzo 2021, l’orologio segna 6 anni 280 giorni 19 ore 06 minuti e 52 secondi, un avvertimento che coinvolge ciascun membro della popolazione, invitandolo a prendere atto del proprio futuro.
Margherita Della Noce 4R Giada Cariati 3S Lapo Valenza 4A