La guerra in corso di cui non si sapeva niente.
7 anni di conflitto tra Russia e Ucraina: ecco i dettagli.

Nel febbraio del 2014 la Federazione Russa contesta il possesso della Crimea e del Donbass, regioni appartenenti territorialmente all’Ucraina, anche se la Crimea dal 1991 godeva di uno status di repubblica autonoma. Tuttavia in seguito ad un referendum ambiguo, la Crimea si è dichiarata politicamente parte della Federazione Russa, senza ricevere alcun riconoscimento da parte dell’Ucraina né dall’Unione Europea.
Ciò provoca i primi scontri armati, ma se nel territorio della penisola sono limitati, la regione orientale dell’Ucraina ne è duramente colpita: l’annessione della Crimea infatti provoca una reazione forte sentendo l’Ucraina ancora l’influenza della Federazione, pur essendo diventata indipendente nel 1991. A partire dal mese di aprile del 2014 scoppia il conflitto armato tra i separatisti del Donbass sostenuti dalla Russia e la Repubblica Ucraina che non riconosce la secessione delle due regioni che verrebbero annesse alla Federazione. Attualmente il 7% del territorio ucraino si trova ad essere sotto occupazione militare russa, più di 14.000 persone sono morte nei combattimenti, oltre alla distruzione dell’aeroporto di Donec’k in un bombardamento.
Ultimamente la Casa Bianca si è detta sempre più preoccupata per la presenza delle truppe russe al confine con l’Ucraina: «La più massiccia dal 2014». Dopo aver assicurato “pieno sostegno”, rispondono all’occupazione russa inviando navi da guerra nel Mar Nero, come riporta la CNN citando alcune fonti, per monitorare l’attività navale russa e qualsiasi movimento di truppe in Crimea. Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto a Putin di ridurre la pressione militare al confine con l’Ucraina per una de-escalation delle tensioni nella regione del Donbass.
Come rende noto l’Unione Europea in un comunicato, recentemente il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha avuto un colloquio telefonico con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, durante il quale il leader dell’UE ha espresso “profonda preoccupazione per l’ampia concentrazione delle forze militari russe al confine e nella Crimea annessa illegalmente” e “il fermo sostegno dell’Ue all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Moga Noemi, 3K Orekhova Anna, 4R Chiara Pini, 5Z